La riorganizzazione delle Asl toscane è contenuta in una proposta di legge attualmente all'esame del consiglio regionale e prevede, in estrema sintesi, la riduzione delle Asl da 12 a 6.
Una ristrutturazione fortemente criticata dall'intersindacale medica, veterinaria e sanitaria che, in un documento inviato ai mezzi di informazione, parla chiaramente di un "eccesso di pianificazione e di burocratizzazione" del sistema sanitario dovuto al "collocamento del governo e della gestione delle strutture sanitarie in luoghi eccessivamente lontani dai territori dove nascono i bisogni dei cittadini".
Tra i punti criticati, l'introduzione del direttore di area vasta, giudicato "un nuovo organo sovrapposto" alle funzioni del direttore generale dell'azienda sanitaria e dell'assessore regionale alla sanità.
"I dipartimenti aziendali introdotti dalla proposta di legge - spiegano ancora i sindacati - presentano una fortissima caratterizzazione gestionale che inevitabilmente relegherà ad un ruolo marginale i dipartimenti aziendali della Usl di Area vasta e quelli ad attività integrata delle aziende ospedaliero-universitarie".
"Inaccettabile è il taglio lineare del personale - si legge ancora nel documento - quasi una rottamazione di massa che pensa di mantenere elevati standard di servizio riducendo le risorse umane e peggiorandone le condizioni di lavoro".