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Concessioni balneari, ok alle norme-salvagente

Via libera del Consiglio regionale ai rinnovi condizionati e all'indennizzo del 90 per cento del valore aziendale se si perde la selezione pubblica

Le nuove disposizioni in materia di concessioni demaniali marittime sono state approvate a maggioranza con venti voti favorevoli, tredici contrari ed un’astensione.

Tre sono i capisaldi intorno a cui ruotano le disposizioni urgenti: la tutela della concorrenza e libertà di stabilimento, la qualificazione ambientale e paesaggistica della costa (con un richiamo agli strumenti urbanistici comunali), la tutela degli investimenti. 

Centrale è la conduzione diretta delle imprese, a cui sarà possibile derogare solo per attività secondarie e nel caso di un impedimento strutturale comprovato. 

Previste anche forme di tutela per chi ha già le concessioni, con il diritto ad un indennizzo pari al 90 per cento del valore dell’azienda qualora lo stabilimento venga assegnato a un altro gestore dopo la nuova selezione pubblica. Il valore dovrà essere stabilito attraverso una perizia giurata effettuata da un professionista nominato dal Comune dove ha sede l'azienda e pagato dal concessionario originario. 

La normativa non si applica nell’ambito dei porti e approdi turistici di competenza dell’Autorità portuale regionale.

“Le disposizioni vogliono fornire alcuni elementi di riferimento al sistema delle imprese balneari toscane rispetto all’incertezza che si è determinata da quando l'Avvocatura europea ha impugnato la legge che prorogava le concessioni fino al 2020" ha spiegato il presidente della commissione sviluppo economico Gianni Anselmi.

“Ci siamo spinti fino dove era possibile per tutelare il sistema delle imprese balneari toscane- ha sottolineato Anselmi - Un sistema profondamente legato al profilo territoriale, caratterizzato da una conduzione prevalentemente familiare, che caratterizza l’offerta turistica della nostra regione”.