Lavoro

Nuova valutazione per i presidi 'bocciati'

La commissione istruzione della Camera ha approvato un emendamento che potrebbe sbloccare la vicenda. Rocchi e Parrini (Pd): "Passo fondamentale"

Si profila una soluzione definitiva per la vicenda dei presidi di alcuni istituti superiori toscani che rischiano di perdere il posto pur avendo superato il concorso per dirigenti scolastici bandito dal ministero nel 2011.

Due anni fa, un vizio di forma nella nomina dei membri della commissione esaminatrice aveva comportato il parziale annullamento del concorso anche se buona parte dei presidi aveva nel frattempo già preso servizio. 

Dopo molti mesi di proteste e mobilitazioni, le stesse prove scritte sono state rivalutate da una nuova commissione ma alcune di esse non sono state ritenute sufficienti. Di qui  nuove iniziative di protesta e l'appello rivolto da insegnanti e sindacati al governo Renzi e al Parlamento per risolvere la questione.

"La Commissione Istruzione riunitasi per discutere il disegno di legge di riforma del sistema di istruzione e formazione ha approvato l'emendamento che permette di dare un esito positivo a questa brutta vicenda -  ha dichiarato la deputata del Pd Maria Grazia Rocchi, membro della Commissione Istruzione e prima firmataria dell'emendamento.- Una situazione che ha creato allarme in molte scuole che rischiano di perdere il loro preside, la continuità della direzione, la guida delle molte attività e progetti avviati".

"Sono soddisfatto del lavoro fatto in Commissione in questi mesi e spero si possa chiudere la vicenda entro giugno" ha aggiunto il segretario regionale del Pd toscano Dario Parrini, deputato e secondo firmatario dell'emendamento.

L'emendamento, parte integrante del testo di legge che dovrà essere votato entro il prossimo 19 Maggio, prevede per i dirigenti scolastici una nuova valutazione con un colloquio orale davanti a una commissione ad hoc incentrato sull'esperienza professionale maturata nel ruolo in questi anni. 

Se l'esito del colloquio sarà positivo, i presidi potranno essere confermati nei posti che ricoprono attualmente. Spetterà al Senato la seconda lettura del ddl ma, anche per dare tempi certi al piano straordinario di assunzioni per 100mila docenti, Rocchi e Parrini prevedono un'approvazione definitiva entro metà giugno.