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La Toscana invecchia e si fanno sempre meno figli

Il 20 novembre l'Istituto degli Innocenti ospita la prima conferenza regionale su infanzia e adolescenza. Un mondo da analizzare tra luci e ombre

Il 20 novembre del 1989, esattamente 25 anni fa, venne approvata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite la Convenzione Internazionale sui diritti del Fanciullo. E per celebrare questo anniversario, l'Istituto degli Innocenti, considerato il punto di riferimento a livello nazionale ed europeo per la promozione della cura dei diritti dell'infanzia, ospiterà proprio il 20 novembre la prima conferenza regionale dell'infanzia e dell'adolescenza.

Un appuntamento che ha, fra i suoi obiettivi principali, quello di promuovere una sensibilità il più possibile diffusa sulle tematiche e le problematiche che investono questi due momenti tanto importanti nella vita di un essere umano.

"Sarà un modo per analizzare a 360 gradi le politiche varate a sostegno di bambini e ragazzi - ha spiegato la vicepresidente della Regione Toscana Stefania Saccardi - ma anche per fare il punto della situazione sull'universo minorile insieme a tutti i soggetti che se ne occupano a vario titolo. La Toscana, riguardo alla tutela di questa fascia della popolazione, ha una tradizione di impegno fortissima, testimoniata ad esempio dalla posizione di avanguardia su un istituto, l'affido, che per noi resta quello su cui puntiamo maggiormente: ogni 1000 minori in Toscana ce ne sono 3 in difficoltà, a 2 di loro riusciamo a dare una risposta efficace”. 

Grazia Sestini, Garante regionale per l'infanzia e l'adolescenza della Toscana, ha dal canto suo voluto sottolineare le tre parole chiave dell'appuntamento: "Accoglienza perché nessuno sia lasciato solo, 'educazione' perché la qualità della nostra scuola è buona ma dobbiamo vincere la sfida si abbassare gli abbandoni scolastici e ‘opportunità’ perché ad ogni ragazzo possa essere offerta la strada per mettere a frutto i suoi talenti".

Anna Maria Bertazzoni, direttore generale dell’Istituto degli Innocenti, ha infine voluto ricordare alcuni numeri che destano un po' di preoccupazione. "Il primo aspetto è quello sulla bassa natalità rispetto alle altre regioni italiane e alla media nazionale: ogni 100 nuclei familiari diminuiscono fortemente le coppie con figli, al punto che sfiorano appena il 50% delle coppie residenti e solo il 15% della popolazione toscana ha ra 0 e 17 anni. L'altro è quello delle persone tra 15 e 29 anni che non lavorano, non studiano e non prendono parte a corsi di formazione, una quota pari al 12% che, seppur dimezzata rispetto al dato nazionale, desta comunque preoccupazione".