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Fnsi, Lotti accelera sulla riforma dell'editoria

Il messaggio del sottosegretario al congresso nazionale: "Il 2015 anno decisivo". E un gruppo di giornalisti porta in tribunale il nuovo contratto

Lotti, nella sua lettera, ha spiegato che quello appena iniziato sarà l'anno "in cui intendo imprimere un'accelerazione decisiva alla riforma dell'editoria e nelle prossime settimane avrò modo, nei colloqui privati, nelle riunioni con associazioni e categorie, sui media, di raccontare come il Governo intende agire". 

Auspicandosi che "la Federazione Nazionale Stampa Italiana continui, così come è stato, ad avere con il Governo una interlocuzione produttiva, ispirata al valore condiviso della centralità della libera informazione e rivolto alla concreta e minuziosa soluzione dei problemi" il sottosegretario ha quindi aggiunto che "siamo impegnati nel tentativo di modernizzare l'Italia" e per questo "avere interlocutori che siano da stimolo a quest'opera è davvero cruciale". Lotti ha quindi ricordato "il difficile quanto importante accordo sull'Equo Compenso" e "il decreto straordinario sull'editoria che punta con forza ad incentivare nuove assunzioni" come elementi fondamentali nel percorso di "ricerca comune di una possibile e auspicata soluzione alla crisi del settore".

Intanto, però, da Chianciano arriva anche la notizia che per la prima volta nella storia, il contratto nazionale di lavoro è stato impugnato in tribunale da un gruppo di giornalisti e di delegati. I motivi del ricorso alla giustizia per sospendere nell'immediato e poi annullare gli effetti del nuovo contratto - firmato nel giugno scorso - che a detta dei promotori dell'iniziativa "danneggia gravemente la categoria" sono le "gravi violazioni dello statuto della Federazione, avvenute nel corso delle trattative con gli editori".

 Una copia dell'impugnativa sarà consegnata al segretario nazionale uscente della Fnsi, Franco Siddi, e simbolicamente a Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, ospite oggi del congresso.