Politica

Riforme costituzionali, Regioni a una svolta

Seduta speciale del Consiglio regionale sul mantenimento della funzione legislativa delle Regioni alla luce della riforma del Senato e del titolo V

La seduta è stata convocata dopo la conferenza dei presidenti dei consigli regionali che, lo scorso 17 marzo, aveva posto come base della discussione sulle riforme la necessità di ''mantenere la funzione legislativa delle Regioni in un quadro di competenze rivisto senza che venga meno il modello di stato formato da Regioni voluto dai padri costituenti''.
''La nostra non è una sterile manifestazione di testimonianza  - ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale Alberto Monaci in apertura della seduta - nè un sussulto di conservazione dello status quo che noi consiglieri regionali avevamo già cominciato a riconsiderare, come testimoniano gli atti''.
Monaci ha definito la riforma ''un buon punto di partenza'' e ha rivendicato la volontà dei consigli regionali di collaborare a un passaggio riformatore importante.
Per quanto riguarda le critiche piovute da piu' parti sul governo Renzi in merito alle riforme costituzionali, il presidente della Regione Enrico Rossi ha dichiarato: ''Non credo che si ponga il rischio di una svolta autoritaria ma non si deve andare verso un nuovo centralismo romano''.
Stamani in un tweet Rossi si è dichiarato piu' che disponibile a equiparare il proprio stipendio a quello del sindaco di Firenze lanciando al tempo stesso la proposta di equiparare lo stipendio dei deputati a quello del sindaco di Roma.
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