Cronaca

Consip, Gasparri concorda una pena di venti mesi

L'ex dirigente della centrale acquisti pubblica ha confessato di essersi fatto corrompere dall'imprenditore Alfredo Romeo, ancora in carcere

Ha concordato con la procura di Roma una pena di un anno e otto mesi di reclusione Marco Gasparri, l'ex dirigente della Consip accusato di aver accettato cento milioni di euro dall'imprenditore napoletano Alfredo Romeo in cambio di informazioni utili per aggiudicarsi alcuni appalti banditi dalla centrale acquisti della pubblica amministrazione (vedi qui sotto gli articoli collegati). Adesso sarà il giudice per le udienze preliminari a pronunciarsi sul patteggiamento.

Gasparri ha confessato il reato sia in sede di interrogatorio che di incidente probatorio e finora non sono stati assunti provvedimenti cautelari nei suoi confronti per l'ampia collaborazione che ha fornito agli inquirenti nel corso delle indagini.

Ha invece sempre negato di aver elargito una somma così consistente a Gasparri al fine di corromperlo l'altro protagonista della vicenda, l'imprenditore Alfredo Romeo. Arrestato nel Marzo scorso, Romeo ha dichiarato ai titolari dell'inchiesta di aver versato all'ex dirigente della Consip non più di cinquemila euro e solo per ottenere da lui semplici consulenze. Ai primi di Luglio Romeo ha ottenuto gli arresti domiciliari ma è ancora rinchiuso nel carcere di Regina Coeli in attesa del braccialetto elettronico disposto dal giudice per il controllo a distanza dei movimenti degli imputati.

Il processo con rito abbreviato a carico dell'imprenditore è fissato per il 19 ottobre.