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Contagi raddoppiati, Giani pronto a varare le microzone rosse

ll governatore è preoccupato: "Se c'è necessità di istituire le zone rosse nei Comuni dove ci sono le varianti del Covid, lo farò con decisione"

Dopo 5 settimane in zona gialla e una in arancione, la Toscana è alle prese con una gestione dell'epidemia resa sempre più complessa dalle varianti del SarsCov2 che hanno contribuito, in Febbraio, a raddoppiare i nuovi casi di contagio rispetto al mese di Gennaio, portando l'indice Rt a 1,2, subito al di sotto della soglia che fa scattare la zona rossa (1.25). Di conseguenza il governatore Eugenio Giani è pronto a intervenire sulla traccia di quello che sta succedendo in Umbria, dove per ora è stata evitata la zona rossa regionale limitandola alle zone più colpite: tutta la provincia di Peurgia e il Comune di San Venanzo, in provincia di Terni.

"Sicuramente sono preoccupato - ha spiegato Giani - perchè noi abbiamo vissuto le 5 settimane in zona gialla nel mese di Gennaio con una media di 500 contagi al giorno e, ormai da 5 giorni, siamo alle soglie dei mille nuovi positivi al giorno. Quindi dal mese di Gennaio a quello di Febbraio si è sostanzialmente raddoppiato il livello dei contagi".

Giani ha spiegato che, nei Comuni toscani che hanno registrato la presenza di varianti del Covid, finora sono stati 2 gli interventi messi in atto: tamponi a tappeto al maggior numero possibile di cittadini e la chiusura delle scuole.

"Dopo Chiusi, dove su 6.200 tamponati abbiamo riscontrato 40 positivi - ha detto Giani - anche a Sansepolcro abbiamo fatto tamponi a tappeto ma senza rilevare molti casi. Domani partiremo a Monteroni d'Arbia e contemporaneamente, di propria iniziativa, i sindaci mi hanno chiesto di chiudere le scuole perchè identificano lì la fonte del contagio".

"Per il futuro vedremo un attimo - ha dichiarato Giani - Se c'è la necessità di istituire la zona rossa per isolare i contagi soprattutto laddove si presentano la variante io non mi fermerò e lo farò con molta decisione".

Soprattutto per le attività economiche, le microzone rosse sono una prospettiva meno spaventosa della zona rossa regionale che penalizza anche le province con dati sull'epidemia molto più confortanti, come quella di Grosseto, ad esempio. Sempre confidando che i dati sui ricoveri di malati Covid in ospedale restino al di sotto dei limiti di sicurezza e che l'indice Rt rimanga al di sotto della soglia di 1.25. Altrimenti, ci penserà il Ministero della salute a 'chiudere' di nuovo tutta la Toscana. 

Il prossimo incontro fra il ministro Speranza, il presidente Giani e gli altri governatori per definire nuove misure per il contenimento dell'infezione è in programma per oggi pomeriggio a Roma.