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Contro i rave party arrivano carcere, multe e confische

Previste pene più severe contro i raduni non autorizzati nel nuovo decreto approvato oggi dal governo Meloni. Modificato anche il codice anti-mafia

Le forze dell'ordine sventano un rave party

Mentre a Modena le forze dell'Ordine procedevano allo sgombero di un capannone occupato abusivamente per un rave party, il Consiglio dei ministri si è riunito per la seconda deliberando nuove regole, molto più severe, contro i rave party.

Nella bozza del nuovo decreto legge, composto da 9 articoli, di legge che si procederà d'ufficio con multe da 1.000 a 10mila euro e condanne da 3 a 6 anni di reclusione "se il fatto è commesso da più di 50 persone allo scopo di organizzare un raduno dal quale possa derivare un pericolo per l'ordine pubblico, la pubblica incolumità o la salute pubblica".

In caso di condanna scatta la confisca degli oggetti che "servirono o furono destinati a commettere il reato o di quelli utilizzati per realizzare le finalità dell'occupazione".

Nelle bozza del decreto si dispone anche che le misure di prevenzione personale, con l'aumento delle pene, previste dal Codice anti-mafia vengano applicate anche ai promotori e gli organizzatori dell'invasione di terreni o edifici.

Il giro di vite contro i rave party è motivato dalla "straordinaria necessità e urgenza di introdurre disposizioni in materia di prevenzione e contrasto del fenomeno dei raduni dai quali possa derivare un pericolo per l'ordine, l'incolumità o la salute pubblica".

Nella foto qui sotto il neoministro Matteo Piantedosi

Il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi - foto Ministero dell'Interno