Attualità

Nasce il catasto delle reti

Il consiglio regionale ha approvato la legge che permette di istituire una banca dati sulle infrastrutture di rete presenti in Toscana

Una banca dati dettagliata con tutte le informazioni relative alla infrastrutture di rete presenti sul territorio, un vero e proprio "catasto delle reti" che da oggi la Toscana potrà implementare grazie ad una legge di iniziativa della giunta regionale approvata dall'aula del Consiglio. Una norma che pone la Toscana tra le primissime regioni italiane a dettare disposizioni per un corretto uso del sottosuolo, per fornire un contributo concreto al rapido e vasto dispiegamento di reti di comunicazione elettronica ad alta velocità e ad abbattere il digital divide.

Soddisfatto della sostanziale unanimità del Consiglio (solo un consigliere ha votato contro) l'assessore alla presidenza e ai sistemi informativi Vittorio Bugli, promotore del testo.

"E' uno strumento innovativo e decisivo per lo sviluppo tecnologico della nostra regione che sta nel solco delle politiche a livello europeo e nazionale - ha dichiarato Bugli - Riteniamo infatti che la fibra ottica abbia pari dignità delle strade e delle autostrade e che debbano essere messi in campo tutti gli strumenti che ne facilitino l'ampliamento. Sapere quali sono i cavidotti che ospitano o sono in grado di ospitare la fibra è la condizioni di base per pianificarne e favorirne l'ampliamento". 

La legge prevede precisi obblighi informativi a carico dei soggetti pubblici e privati coinvolti (senza però gravare gli stessi di oneri aggiuntivi), con i titolari e i gestori di infrastrutture di rete tenuti a fornire le informazioni alla Regione Toscana.

"La Toscana, in linea con quanto definisce l'Unione Europea - conclude l'assessore Bugli - si è posta obiettivi ambiziosi per la banda larga e ultra-larga e ha deciso di mettere a disposizione 100 milioni di risorse nei prossimi anni. Con questa legge avremo uno strumento per favorire tutto ciò anche attraverso una corretta pianificazione e un efficace coordinamento sul territorio, promuovendo e accrescendo l'efficienza d'uso delle infrastrutture di rete esistenti e consentendo un dispiegamento più efficiente delle nuove infrastrutture fisiche, in modo da abbattere i costi di installazione e ridurre l'impatto ambientale".