Attualità

Coro di sdegno per le violenze sugli anziani

Dal deputato Pd Federico Gelli, al consigliere regionale M5S Andrea Quartini, tutti invocano pene esemplari per i 17 indagati della clinica Narnali

Lunedì prossimo, 13 luglio, il caso delle violenze inflitte da alcuni operatori socio sanitari della casa di cura Narnali di Prato agli anziani ospiti arriverà in consiglio comunale. Il presidente della commissione Affari sociali Gabriele Alberti ha infatti presentato 3 question time a nome del Pd per discutere della vicenda. 

Vicenda che ha scatenato le reazioni della politica a livello locale e nazionale.
"Le immagini dei maltrattamenti ai danni di poveri anziani inermi che arrivano dalla casa di riposo di Prato sono vergognose - ha tuonato il deputato Federico Gelli, presidente del Cesvot e responsabile nazionale sanità Pd -. Il ministero del welfare e della salute intervengano, nel rispetto delle proprie competenze, per fare chiarezza su quanto avvenuto. Auspico che possa essere inflitto il massimo della pena ai colpevoli. Servono condanne esemplari per chi ha calpestato ogni diritto rendendo un luogo di assistenza e aiuto una vera e propria casa dell'orrore".

Gelli non ha intenzione di lasciare cadere nel dimenticatoio la vicenda, al di là del suo sviluppo in tribunale.

"Presenterò un'interrogazione al ministero della Salute e al ministero del Welfare perché possano agevolare lo svolgimento delle indagini denunciando anomalie nel processo di controllo sulla struttura sanitaria qualora si fossero registrate. Non solo devono essere puniti i colpevoli ma dobbiamo impedire che episodi del genere non avvengano più".

Si è spinto oltre il consigliere regionale pentastellato Andrea Quartini.

"A nostro parere - ha scritto il consigliere in una nota - il caso della Rsa di Narnali va colto come un esempio di cattivo funzionamento del sistema assistenziale toscano, che ad oggi dimentica di intervenire preventivamente sul burn out degli operatori destinati a lavorare con persone problematiche, interessate magari da patologie o condizioni di cronica non autosufficienza".

Ed ecco le conseguenze politiche del ragionamento.

"Chiederemo con una interrogazione urgente rivolta all'assessore Saccardi - ha annunciato Quartini - di avviare percorsi di prevenzione del burn out, centrati su monitoraggio e ascolto del personale impegnato nell'assistenza di base e specialistica, per lo più fornito e gestito dai privati affidatari dei servizi pubblici, che deve essere interessato da una formazione continua".