Cronaca

Anas, cene e viaggi gratis per vincere appalti

Le intercettazioni svelano i dettagli del nuovo giro di mazzette scoperto in Toscana. Il governatore Rossi: "In galera i parassiti e i corrotti"

La conferenza stampa del procuratore Creazzo

Nell'inchiesta della procura di Firenze ci sono 24 indagati e 4 persone agli arresti domiciliari: due dirigenti e un funzionario di Anas Toscana (il capodipartimento Antonio Mazzeo, il caposervizio amministrativo Roberto Troccoli e il funzionario Nicola Cenci) e l'imprenditore Franceco Mele. 

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, quest'ultimo si sarebbe aggiudicato alcuni appalti versando tangenti equivalenti al 5 per cento del costo dei lavori, da realizzare su varie strade di competenza dell'Anas spesso attraverso procedure di somma urgenza.

Particolarmente elouquenti le intercettazioni delle telefonate fra Mele e vari interlocutori, riferite dall'agenzia Ansa

"Tutti sono corrotti e corruttibili - dice al cellulare l'imprenditore - Fra pranzi e cene, alberghi, viaggi spenderò un centinaio, duecentomila euro all'anno..." 

Gli investigatori ritengono che  Mele stesse tentando di ampliare il suo giro di affari. "In Albania - gli dice la fidanzata  al telefono - si può vedere il primo ministro, però ha detto che ci vuole una bella bustarella".

Mele parla anche di una cena con un onorevole per un altro progetto in Asia che però non avrebbe portato a niente. 

"I controlli sugli appalti non hanno fatto altro che aumentare i costi di produzione - dice ancora Mele - perché la corruzione è rimasta, anzi è aumentata, perché se c'è il controllo del terzo, deve mangiare".

Commentando la notizia degli arresti, il governatore Enrico Rossi ha dichiarato su Facebook: "In galera i parassiti e i corrotti: la lotta alla corruzione puo' essere condotta e dare risultati. Lo dimostra la procura di Firenze con la sua inchiesta Strade d'oro". 

"Quando penso alle condizioni di certe nostre strade statali,alle buche e al dissesto in cui versano sono davvero contento che i profittatori siano stati individuati e messi agli arresti - ha scritto ancora Rossi - Complimenti alla procura di Firenze di cui sottolineo anche il richiamo a non impedire l'uso delle intercettazioni, vitali nella lotta alla mafia e alla corruzione".