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Corte dei Conti: "Irregolarità nel 20% dei Comuni"

Il consigliere Peluffo: "Rischio finanziario per un decimo degli enti locali". Biagiotti (Anci): "I Comuni non possono solo tirare la cinghia"

L'occasione per fare il punto sull'attività di controllo della Corte dei Conti è stata il seminario 'Finanza locale e riforme' promosso insieme a Irpet e Regione Toscana.

"Lo scorso anno 103 Comuni hanno avuto gravi irregolarità, e un quinto dei Comuni ne ha più di una" ha spiegato il consigliere della Corte dei conti e componente della sezione di controllo Toscana Paolo Peluffo. "Siamo molto attenti che dietro ai debiti inesigibili, società partecipate, non si nascondano altre situazioni di crisi", ha aggiunto. 

Nella mattinata seminariale, ha spiegato Peluffo, "abbiamo presentato una sorta di mappatura del rischio finanziario che riguarda un 10% degli enti locali. Complessivamente sono in avanzo, anche se bisognerà vedere dopo il riaccertamento, dopo la verifica dei crediti tipo le multe o altre tipologie di riscossione che non si riescono a riscuotere, in che condizioni finanziarie si troveranno per tornare ad investire".

Una situazione di fronte alla quale Sara Biagiotti, presidente di Anci Toscana, ha però voluto ricordare che "i Comuni nel loro complesso in questi ultimi 7 anni hanno contribuito al risanamento della finanza locale e dello Stato nel suo insieme per 18 miliardi, ma non si può chiedere loro solo di tirare la cinghia".

"Ci vuole un nuovo approccio alla gestione dei problemi", ha quindi aggiunto Biagiotti, secondo cui "sul tema delle risorse la posizione dell'Anci è chiara: è necessario razionalizzare la spesa pubblica, ma senza vincoli precisi su dove dover tagliare. Solo i sindaci sanno dove recuperare risorse senza creare scompensi o disservizi".