Cronaca

Abusò di una bimba, pena ridotta in appello

La condanna dell'uomo di 53 anni che abusò della figlia di 5 anni della convivente è passata da 9 a 5 anni. I giudici: "Non ci fu rapporto completo"

La procura generale di Firenze  ha deciso di impugnare la sentenza della Corte di Appello davanti alla Cassazione.

La bambina, che adesso ha 14 anni, era figlia della convivente del pedofilo che ne abusava quando la madre non era in casa oppure si trovava in una stanza diversa dell'appartamento.

Ad accorgersi di quel che stava accadendo fu il padre della piccola, da tempo separato dalla moglie. Dopo gli abusi, i giudici di primo grado  del Tribunale di Prato affidarono a lui la bambina.

Sempre i giudici del processo di primo grado riconobbero una provvisionale di 50 mila euro, confermata anche in appello. Ma in questa sede giudici hanno ritenuto opportuno ridurre la pena perchè, nonostante la validità delle perizie e delle ricostruzioni, non ci fu mai un rapporto completo fra l'uomo e la piccola, e perchè quest'ultima "non risulta aver riportato un grosso danno nel suo sviluppo psico-affettivo" e ora "non corre più alcun rischio vivendo con il padre e la zia paterna".

ILa decisione di ridurre la condanna i giudici l'hanno presa pur riconoscendo la validità delle perizie e delle ricostruzioni considerate per la condanna inflitta in primo grad