Cronaca

Il falso olio Igp che ingannava gli Usa

Multa da diecimila euro per un'azienda pizzicata a esportare bottiglie di olio prodotto a Cortona ma non certificato negli Stati Uniti

Che non si trattasse del solito caso di 'Italian sounding', cioè di prodotti esteri che sfruttano la reputazione gastronomica dell'Italia per vendere, è sembrato subito abbastanza chiaro ai militari della stazione Carabinieri Forestale di Cortona che hanno portato a termine le indagini. A metterli sulla pista giusta sono state le etichette e le descrizioni dell'olio commercializzato pubblicate su un sito internet statunitense. A insospettire i militari, in particolare, sono stati i riferimenti alla Toscana e a Cortona in particolare. 

Le indagini hanno permesso di capire che l'olio proveniva effettivamente dalla Toscana ma mancava qualsiasi riferimento ai frantoi e alle ditte incaricati della sua produzione. Cosa che ha reso arduo il compito dei carabinieri. Alla fine, attraverso una serie di controlli incrociati sui registri dei frantoi della zona, è stato trovato il bandolo della matassa. 

In un deposito vicino a Cortona sono state trovate 157 bottiglie di olio con etichettatura evocativa del “Toscano IGP” e 79 bottiglie con etichetta riportante la scritta “Cortona”. Le bottiglie, con etichetta in lingua inglese, erano tutte destinate al mercato americano. In sostanza, si trattava di olio prodotto sul territorio ma non certificato dagli enti preposti a garantire il marchio 'Toscano Igp': la procedura, infatti, implica dei costi aggiuntivi per il produttore che in questo caso erano stati aggirati. 

L'epilogo è stata la multa da 10mila euro per l’uso non consentito di nomi geografici, per evocazione di una Igp e per l’assenza delle registrazioni obbligatorie. Tutte le bottiglie sono state sequestrate.