Lavoro

Così la Regione aiuta le pmi livornesi

Il presidente Rossi e l'assessore Simoncini hanno definito una serie di misure specifiche che mirano alla reindustrializzazione dell'area

I provvedimenti che la Regione ha messo a punto, possono considerarsi una anticipazione rispetto ai contenuti su cui potrà basarsi l'Accordo di programma per Livorno da definire nel dettaglio con il governo nell'incontro che si terrà l'11 dicembre al Ministero per lo sviluppo economico.

Ad annunciare le misure per il tessuto produttivo del capoluogo labronico è stato stamani lo stesso Simoncini durante la tappa del "tour delle opportunità" per le Pmi che si è tenuta a Livorno. "Puntiamo a favorire nuovi insediamenti industriali o significativi ampliamenti delle attività che possano assumere i lavoratori e le lavoratrici dipendenti di aziende in crisi o già espulsi dal mercato del lavoro".

"Nei Comuni di Livorno e Collesalvetti - ha aggiunto l'assessore - oltre agli altri interventi attivi su tutto il territorio regionale, per i quali si potrebbero attivare, come avverrà per Piombino e Massa, graduatorie riservate o premialità, prevediamo delle misure finalizzate all'attrazione degli investimenti per riutilizzare in modo prioritario lavoratori delle aziende in crisi".

I filoni di intervento ipotizzati sono tre. Da un lato aiuti per investimenti corrispondenti ad attivi materiali, consistenti cioè in terreni, immobili e impianti, macchinari e attrezzature, prevedendo il 20% di conto capitale per le piccole imprese e il 10% per le medie imprese. Il secondo prevede invece aiuti de minimis (200.000 euro per 3 anni non cumulabili) per spese di funzionamento (locazione immobile) e per attivi materiali e immateriali mentre il terzo  è costituito da un pacchetto integrato di agevolazioni (destinate anche a Pmi del settore Turismo e Commercio), prevedendo premialità, con garanzia e finanziamento agevolato a tasso zero per investimenti.

A tutto questo si dovrebbero aggiungere gli incentivi per le assunzioni e una misura specifica di abbattimento dell'IRAP per chi si insedia nelle aree di crisi, che preveda oltre alle aree di crisi complessa riconosciute ai sensi della normativa nazionale, anche quelle per le quali è stata avanzata richiesta di riconoscimento o conferma (Livorno, Massa, Prato).