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Covid, dieci asintomatici per ogni contagiato

La sottostima dei casi infetti riguarda tutti i Paesi colpiti dall'epidemia. L'Istituto superiore di Sanità: "Non è una cattiva notizia"

Gli esperti la chiamano sottostima intrinseca e sarebbe determinata dal fatto che la stragrande maggioranza delle persone colpite dal coronavirus non manifesta alcun sintomo e guarisce silenziosamente, rimanendo al di fuori di ogni sistema di sorveglianza sanitaria.

"La sottostima delle persone realmente contagiate dal virus non riguarda solo l'Italia ma tutti i Paesi - ha dichiarato Giovanni Rezza dell'Istituto superiore di Sanità - tanto è verop che diciamo che per ogni caso che viene registrato dal sistema di sorveglianza (i positivi al tampone faringeo) ci sono magari dieci persone infette, senza sintomi, che non lo sono".

"La sottostima della mortalità è ovviamente una cattiva notizia - ha detto ancora Rezza - ma la sottostima degli infetti è una buona notizia perchè vuol dire che si sono molte più persone contagiate che hanno superato la malattia. La sottostima dei casi non è il problema maggiore, il problema principale è individuare i focolai e arginare il contagio".