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Covid e negozi, regole poco chiare per riaprire

Le associazioni di categoria dei commercianti hanno chiesto chiarimenti alla Regione Toscana. Dubbi sulle distanze di sicurezza e la sanificazione

Da oggi entrano in vigore il decreto del governo che ha autorizzato la riapertura di alcune attività commerciali finora chiuse per l'emergenza coronavirus, come le librerie, le cartolerie e i negozi di abiti da bambini. Alle disposizioni governative si sono aggiunte quelle della Regione Toscana, emanate ieri per aumentare ulteriormente i livelli di sicurezza.

Tuttavia secondo le associazioni di categorie dei commercianti le misure regionali non sono chiare ed è per questo che Confcommercio Toscana ha inviato una lettera al presidente della Regione Enrico Rossi chiedendo di far luce sui dubbi interpretativi. 

"Le prescrizioni che ci dà la Regione sono pesanti, non si capisce perchè per i negozi al dettaglio è disposta una distanza di 1,80 metri mentre nella grande distribuzione è di un metro - dichiara il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni - C'è anche da capire cosa si intende per sanificazione straordinaria e se va affidata a ditte specializzati. E' un aggravio di costi, non so quanti decideranno di riaprire. In molti mi hanno detto di aver bisogno di maggiore chiarezza".

"Stanno arrivando moltissime richieste di chiarimento da parte delle imprese - ha confermato il responsabile commercio di Confesercenti Firenze - Molti vorrebbero riaprire ma è complicato. Alcuni esercizi domani riapriranno ma è comunque una riapertura nel dubbio".