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Covid, l'indice Rt nazionale scende a 0,85

Migliorano i dati sulla diffusione dell'epidemia e diminuisce l'incidenza del contagio fra gli over80. Tre regioni in zona rossa, Campania arancione

Nel nuovo monitoraggio dell'Istituto superiore di sanità migliorano significativamente i dati sull'andamento dell'epidemia di Covid: nella settimana compresa fra il 4 e l'11 Aprile l'incidenza settimanale è scesa a 182 nuovi casi di contagio ogni 100mila abitanti (la scorsa settimana era a 210,8) e l'indice Rt è sceso a 0,85 dallo 0,92 di venerdì scorso.

Si attenua anche la pressione dei malati di Covid sugli ospedali, arrivata al 37% nelle terapie intensive e al 39% nei reparti Covid di area non critica. Parliamo sempre di media nazionale.

"Con l'inizio delle vaccinazioni c'è stata un'inversione di tendenza e i casi di contagio stanno decrescendo fra gli ultraottantenni e anche fra i 60-69enni - ha dichiarato il presidente dell'Iss Silvio Brusaferro - così come per i ragazzi in età scolare".

Per quanto riguarda le zone di rischio Covid delle regioni, la prossima settimana rimangono in zona rossa solo Puglia, Sardegna e Valle d'Aosta mentre la Campania sicuramente torna in zona arancione.

In Toscana gli ospedali sono ancora vicinissimi alla soglia di saturazione (il tasso di occupazione delle terapie intensive è al 45% da 8 giorni mentre quello dei reparti Covid ordinari è al 32%). Ma migliora l'incidenza, arrivata a 209 nuovi casi positivi ogni 100mila alla data di ieri, 15 Aprile, mentre l'indice Rt resta al di sopra di 1 ma al di sotto la soglia di 1.25 che fa scattare la zona rossa.

Il territorio regionale resta quindi in arancione anche la prossima settimana, compresi le 2 province di Prato e di Firenze e i Comuni del pisano e del senese in zona rossa fino alle 14 di domani, 17 Aprile.