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Covid, incidenza e Rt in discesa ma il virus circola

In Italia 4 nuovi casi di infezione su 10 sono individuati grazie all'insorgenza dei sintomi. In netto calo i contagi fra bambini e adolescenti

Gente in coda per entrare nella Galleria dell'Accademia di Firenze

Nuovo monitoraggio dell'Istituto superiore di sanità sull'andamento della pandemia di Covid.

Anche se il numero di nuovi contagiati è sempre molto elevato, nella settimana compresa fra l'8 e il 14 Aprile l'incidenza settimanale è scesa a 717 nuovi casi ogni 100mila abitanti contro i 776 della settimana precedente.

Per quanto riguarda invece l'indice Rt di trasmissione del contagio, nel periodo compreso fra il 16 e il 29 marzo 2022 è finalmente sceso a 1, la soglia di sicurezza che negli ultimi mesi era stata superata. L’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero diminuisce leggermente e si colloca al di sotto della soglia epidemica, ovvero a 0,92 (5 Aprile). 

"C'è una tendenza alla diminuzione dei casi in quasi tutte le regioni - ha commentato Anna Teresa Palamara dell'Istituto superiore di sanità - e c'è una netta diminuzione del numero dei casi soprattutto nelle fasce giovanili e fra i 5 e gli 11 anni mentre la diminuzione è più contetura nella fasce di età più avanzate",

"Data l'elevata circolazione del virus in questo periodo, è sempre bene continuare a manteere comportamenti ispirati alla precauzione e completare la vaccinazione in base alle indicazioni date a seconda della fascia di età" ha sottolineato Gianni Rezza, direttore della prevenzione del Ministero della salute".

Negli ospedali il tasso di occupazione delle terapie intensive scende al 4,2% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute del 14 aprile) contro il 4,7% del giovedì procedente. Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale invece sale leggermente e arriva al 15,6% contro il 15,5%.

La percentuale dei nuovi positivi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in lieve diminuzione (12% contro 13% del monitoraggio di venerdì scorso). È in aumento la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (il 41% contro il 38%)mentre diminuisce lievemente la percentuale dei casi diagnosticati attraverso attività di screening (il 47% contro il 48%). 

Una regione è classificata a rischio alto a causa di molteplici allerte di resilienza. Otto regioni sono classificate a rischio moderato, di cui una ad alta probabilità di progressione a rischio alto e le restanti arischio basso.