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In Italia Rt a 1,08 ma la Toscana resta ad alto rischio

Diffusa la bozza del nuovo monitoraggio Covid dell'Iss. Lombardia verso la zona arancione, in Toscana ancora troppi malati in terapia intensiva

infermieri

Come ogni venerdì è atteso il nuovo monitoraggio dell'Istituto superiore di sanità sull'andamento dell'epidemia di Covid e già circolano alcune anticipazioni, tutte positive: l'indice di trasmissione del contagio Rt a livello nazionale è ulteriormente sceso, anche se non di molto, a 1,08 (la scorsa settimana era a 1,18). I valori medi degli Rt della maggior parte delle regioni sono compresi fra il limite di sicurezza 1  e 1,25 mentre in quattro è sceso al di sotto di 1 (un positivo che contagia solo un'altra persona). Anche l'incidenza del contagio è lievemente diminuita e alla luce di questo rallentamento, alcune regioni entrate in zona rossa il 4 Novembre scorso potrebbero cambiare colore e approdare velocemente in zona arancione. Fra queste potrebbe c'è la Lombardia a partire da domenica 29 Novembre.

L'indice Rt della Toscana è sceso a 1,2 (la scorsa settimana era a 1.44) ma non è sufficiente a lasciare la zona rossa (vedi l'articolo https://www.toscanamedianews.it/toscana-in-zona-arancione-dal-4-dicembre.htm). L'Istituto superiore di sanità considera la Toscana ancora ad alto rischio, con un tasso di occupazione dei posti letto di terapia intensiva da parte di malati Covid ancora troppo elevato:  ieri, 26 Novembre, i malati gravi di Covid ricoverati in rianimazione erano 281, corrispodenti al 46% del totale dei posti disponibili, a fronte di un limite massimo di sicurezza del 30% (oltre questa soglia, chi ha bisogno della terapia intensiva per altre patologie rischia che non siano posti letto attrezzati a disposizione). Si è comunque registrato un lieve miglioramento rispetto a venerdì scorso, quando la percentuale era al 47%.

Migliora anche il tasso di occupazione da parte di malati Covid di posti letto ospedalieri non in area critica, 34% contro il 36 di una settimana fa. Il limite massimo di sicurezza è del 40% e il dato nazionale, contrariamente a quello della Toscana, è superiore: 50%.