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Covid, l'indice Rt in Toscana cresce ancora

E' fra le 6 regioni con indice di trasmissibilità sopra la soglia limite. L'Iss: "Italia a bassa criticità ma i casi potrebbero aumentare moltissimo"

L'Italia rimane a bassa criticità per la diffusione del contagio da Covid-19 anche nel nuovo rapporto stilato dall'Iss (Istituto superiore di sanità) e dal Ministero della salute con i dati raccolti dalle Regioni dal 6 al 12 Luglio. E il numero di nuovi positivi rimane stabile a livello nazionale anche nelle ultime 24 ore, con 233 nuovi casi a fronte dei 230 di ieri e 11 vittime, in netto calo rispetto alle 20 di ieri.

I nuovi focolai di Covid rilevati nel corso del mese di Luglio, molti dei quali collegati a persone tornate in Italia da Paesi extra Schengen, hanno però fatto aumentare l'indice di trasmissibilità al di sopra del livello di guardia "1" in sei regioni, Veneto (Rt 1,61), Piemonte (Rt 1,06), Emilia Romagna (Rt 1,06),  Lazio (Rt 1,23), Lombardia (Rt 1,14) e Toscana (Rt 1,24) che peraltro aveva superato la soglia anche la scorsa settimana (1,12).

"In quasi tutte le Regioni è stato registrato un incremento dei nuovi casi di infezione nella settimana di monitoraggio - si legge in una nota del Ministero - Questo risltato però è in gran parte dovuto all'intensa attività di screening e indagini e  monitoraggio dei contatti stretti dei contagiati. Oltre ai focolai attribuibili alla reimportazione dell’infezione vengono segnalati sul territorio nazionale alcune piccole catene di trasmissione di cui rimane non nota l’origine. Questo evidenzia come ancora l’epidemia in Italia di Covid non sia conclusa e la situazione sia estremamente fluida".

"Le stime Rt tendono a fluttuare in alcune regioni in relazione alla comparsa di focolai di trasmissione che vengono successivamente contenuti - prosegue il Ministero - ma persiste l’assenza di segnali di sovraccarico dei servizi assistenziali".

"È essenziale mantenere elevata l’attenzione e continuare a rafforzare le attività di test e di monitoraggio in modo da identificare precocemente tutti i potenziali focolai di trasmissione e continuare a controllare l’epidemia - conclude il Ministero - In caso contrario, nelle prossime settimane, potremmo assistere ad una inversione di tendenza con aumento rilevante nel numero di casi a livello nazionale. Per questo rimane fondamentale mantenere una elevata la consapevolezza della popolazione generale sulla fluidità della situazione epidemiologica e sull’importanza di continuare a rispettare in modo rigoroso tutte le misure necessarie a ridurre il rischio di trasmissione quali l’igiene individuale e il distanziamento fisico".