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Covid, slitta il nuovo monitoraggio Iss, Toscana in bilico

Le ordinanze per le zone rosse, arancio e gialle si basano sui vecchi dati. Quelli nuovi saranno resi noti (forse) fra 24 ore. E la Toscana rischia

Il nuovo Dpcm che ha diviso l'Italia in zone gialle, arancioni e rosse a seconda della diffusione dell'epidemia di Covid e le relative ordinanze del ministro della salute Speranza sono basati sui dati del vecchio monitoraggio dell'Istituto superiore di Sanità, quello che si fermava al 25 Ottobre scorso (vedi qui sotto l'articolo collegato). Ed è proprio questo l'elemento che ha scatenato le contestazioni dei governatori delle regioni piombate in zona rossa (Lombardia, Piemonte, Valle d'Aosta e Calabria). 

Visto che decreto e ordinanze sono entrati in vigore proprio oggi, il governo ha quindi deciso di far slittare almeno di 24 ore la consueta presentazione del venerdì del nuovo monitoraggio dell'Iss, quello relativo alla settimana dal 26 Ottobre al primo Novembre, per evitare che i nuovi dati - probabilmente diversi rispetto a quelli della settimana precedente e per alcune regioni probabilmente peggiori - scatenassero ulteriori proteste.

Per la cronaca, la Toscana, attualmente in zona gialla (quella con le restrizioni anti-Covid più lievi), secondo l'ultima rilevazione della fondazione indipendente Gimbe (vedi qui sotto l'articolo collegato) è fra le regioni che nel nuovo monitoraggio potrebbe avere dati aggiornati più allarmanti e soprattutto un indice Rt di trasmissione del contagio più alto rispetto al valore di 1,41 riportato nel rapporto precedente. Quindi corre il rischio di scivolare in zona arancione.