Attualità

Covid, tracciamento in Toscana oltre il 95 per cento

Le tre nuove centrali in due settimane hanno raddoppiato la percentuale di contatti stretti di persone contagiate che vengono individuati e isolati

I giovani tracciatori dei contatti dei positivi al Covid con il presidente della Regione Giani

A tre settimane dai giorni più neri dell'epidemia di Covid in Toscana, quando i nuovi casi di contagio si moltiplicavano in modo esponenziale e il sistema di tracciamento dei contatti stretti da mettere in isolamento era quasi saltato, la situazione è stata riportata sui binari giusti. Ad affermarlo sono il presidente della Regione Eugenio Giani e l'assessore regionale alla sanità Simone Bezzini.

“Il tracciamento in Toscana è arrivato al 95% - ha sottolineato Giani - Ce lo dicono gli ultimi dati registrati. In due settimane abbiamo raddoppiato grazie all’attivazione delle tre grandi Centrali. Avanti così per fare ancora meglio”.

Il merito è ovviamente alle squadre di mappatori che lavorano nelle tre grandi Centrali di tracciamento allestite nei poli fieristici di Firenze, Arezzo e Carrara. Nel solo giorno di ieri, 19 novembre, sono stati censiti complessivamente 4.366 contatti così distribuiti: 1.936 dalle squadre di tracciatori della Centrale di Firenze alla Fortezza da Basso; 1.241 a Carrara e 1.189 ad Arezzo.

Ad oggi i mappatori (prevalentemente medici, infermieri, tecnici sanitari e studenti dell’ultimo anno di medicina e scienze infermieristiche, assunti da una graduatoria del Dipartimento nazionale di Protezione civile e tramite un’intesa con le Università toscane) sono in tutto 455: di questi 238 lavorano nella Centrale di Firenze; 85 a Carrara, e 132 ad Arezzo.

Già la prossima settimana sono attesi nuovi rinforzi, andando così oltre la soglia dei 500 mappatori anti Covid.

“Di fronte all’esplosione dei casi delle settimane scorse la Toscana ha saputo rispondere facendo squadra e trovando le soluzioni migliori - prosegue Bezzini - A nome di tutta la comunità voglio ringraziare gli operatori sanitari, per lo più giovani studenti prossimi alla laurea, che con grande professionalità e sensibilità ogni giorno contattano sia i nuovi casi che i loro contatti, ma anche coloro che, oltre a fare i conti con le difficoltà e il dolore della malattia, quando ricevono la telefonata offrono tutta la loro collaborazione per rendere più efficaci e capillari possibile le operazioni di contact tracing. Il tracciamento è un’azione fondamentale e imprescindibile per spezzare le catene del contagio, uno dei tasselli della strategia complessiva di contrasto al Covid”.