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Il credito alle imprese cresce ma la Toscana resta indietro

A livello nazionale l'estate ha portato nuova linfa al sistema di erogazione da parte delle banche. Ma nella regione il segno è ancora negativo

Mentre in Italia dal Giugno scorso le banche hanno ricominciato a dare liquidità al sistema delle imprese, tornando così a rischiare assieme a loro nel segno di una rinnovata stabilità e fiducia venute meno negli ultimi anni, non così è avvenuto in Toscana dove gli impieghi bancari alle imprese hanno ancora segno negativo.

L'andamento in controtendenza è messo a fuoco dall'ufficio studi della Cgia di Mestre che fra i crediti erogati a Dicembre 2024 e Luglio 2025 cristallizza per la Toscana un delta di 67 milioni di euro in meno, per una percentuale del -0,2%. La media nazionale invece è positiva: +0,9% con traino che arriva da Valle d'Aosta (+18,3%), Lazio e Friuli-Venezia Giulia (+3,2%) e Calabria (+2,4%).

Nella penisola non solo la Toscana ha segno negativo. Diminuzioni di credito alle imprese ancor più marcate sono registrate in Basilicata (-0,3%), Marche (-0,6%), Liguria (-0,7%), Veneto e Umbria (-1,4%), e infine Molise (-2,1%).

Territori in altalena

Il dato toscano viene determinato da una situazione altalenante a livello territoriale, con divari provinciali che si muovono nella forbice fra il +3,1% di Arezzo e il -5,6% di Prato. Oltre ad Arezzo solo altre due province hanno segno positivo, e sono Firenze e Massa Carrara.

Ma ecco la mappa del credito alle imprese in Toscana. I posizionamenti indicati sono quelli nel rank nazionale delle province italiane definito dallo studio della Cgia mestrina.