Lavoro

Crisi, l'artigianato toscano prova a ripartire

E' quanto emerge dai risultati di Trend, l'analisi congiunturale semestrale effettuata da Cna Toscana sui dati di centinaia di imprese artigiane

L'artigianato della Toscana non si riprende ancora e vive nell'incertezza della crisi. Si arresta la contrazione ma cresce solo l'export. E' quanto emerge dai risultati di Trend, l'analisi congiunturale semestrale effettuata da Cna Toscana sui dati della contabilità di centinaia di imprese artigiane della regione. Tre i dati che riassumono l'andamento del primo semestre del 2014: l'aumento dei ricavi e la diminuzione della spesa dei consumi e delle retribuzioni.

L'indagine è stata presentata questa mattina in una conferenza stampa dal presidente CNA Toscana Valter Tamburini e dal direttore Saverio Paolieri.

La ripresa del comparto è trainata da il manifatturiero, le costruzioni, la metalmeccanica e la pelle-calzaturiero mentre è negativa la tendenza per i settori del tessile, dell'abbigliamento, dell'oreficeria e dell'arredamento. Continua a soffrire anche il comparto dei servizi, ad esclusione dei trasporti. Perdite consistenti di fatturato per l'artigianato delle province di Arezzo (-10,8%) Grosseto (-17,1%) Lucca (-18,6%) e soprattutto Pistoia (-31,8%) meglio nelle province di Pisa con un +1,1% di fatturato, Livorno +8,5% e Firenze +10%. Ma le prospettive per il 2015 non sono migliori. Infatti l'indagine del sentiment condotta a dicembre su un campione di imprese toscane conferma l'assenza di una ripresa nell'ultima parte del 2014 con aspettative abbastanza statiche per il primo semestre del 2015.