L'intervento di restauro è costato circa cinquantamila euro, finanziati dalla Fondazione non profit Friends of Florence. La decisione di procedere ad un intervento di manutenzione è stata preceduta da una campagna diagnostica sullo stato di salute dell'opera. L'opera presenta una particolare alterazione subita nei secoli. Si tratta del doppio colore dello sfondo, diviso tra una parte chiara e una rosso porpora. Una prima interpretazione aveva attribuito a Beato Angelico la volontà di dare uno sfondo sanguigno alla crocifissione, ma gli studi hanno dimostrato che l'opera in origine non era così. Il lapislazzulo è stato nel tempo raschiato perché molto prezioso.