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Reparti Covid di Fucecchio e San Miniato esauriti

Il sindaco Spinelli: "Contagi in aumento. Empoli ha ampliato le terapie intensive. Auspico che siano solidali gli altri ospedali dell'area fiorentina"

Sono 60 i nuovi casi di positività al coronavirus individuati questa settimana a Fucecchio con un aumento di circa il 30% rispetto ai sette giorni precedenti, quando i casi furono 47. Una crescita che porta il totale delle persone positive in questo momento a 156, mentre la settimana scorsa erano 129. 

Da Fucecchio hanno fatto sapere che si tratta comunque di "un aumento più contenuto rispetto alla crescita dei 15 Comuni della Società della Salute Empolese Valdarno Valdelsa che in media sono aumentati di quasi il 40%. La fascia di età attualmente più colpita a Fucecchio è quella tra i 40 e i 60 anni con 56 positivi attuali mentre di contro è incoraggiante la situazione dei bambini con solo 4 casi sotto i 10 anni. Le persone attualmente in isolamento domiciliare per contatti con soggetti risultati positivi sono ad oggi 207".

"La situazione dei contagi - ha commentato il sindaco Alessio Spinelli - è sicuramente peggiorata rispetto ad alcune settimane fa. Negli ultimi giorni l'incremento dei contagi a Fucecchio c'è stato ma comunque in misura minore rispetto alla media dei comuni limitrofi. Più che i numeri delle persone positive a preoccupare è la situazione degli ospedali della zona: i reparti Covid di Fucecchio e San Miniato sono già esauriti e Empoli ha dovuto ampliare le terapie intensive prendendo posti da altri reparti. Io auspico che come siamo stati solidali tra di noi, utilizzando tutti e tre i presidi ospedalieri della zona, altrettanto solidali con noi siano gli altri ospedali dell'area fiorentina che in questo momento hanno una pressione minore".

I positivi, settimana per settimana, a Fucecchio

Il sindaco Spinelli poi, anche nella veste di presidente della Società della Salute Empolese Valdarno Valdelsa, ha espresso la sua opinione anche sulle limitazioni della zona rossa contenute nell'attuale Dpcm: "Una zona rossa in questo momento - ha detto - avrebbe un senso se le maglie dei controlli e delle restrizioni fossero veramente impermeabili. Invece non vedo una grande differenza tra zona rossa e zona arancione, a meno che il Governo non emani prossimamente un nuovo decreto più restrittivo, come sembrerebbe da fonti ufficiose. Se la nostra situazione ospedaliera beneficerà del supporto di altre strutture credo che potremmo anche continuare a rimanere in zona arancione visto che per adesso i numeri sono in crescita ma non come ai livelli di ottobre/novembre. In ogni caso il mio invito ai cittadini è quello di non abbassare la guardia e di usare la massima prudenza. Evitiamo tutti gli atteggiamenti che possono essere rischiosi. Con l'arrivo dei vaccini risolveremo poi il problema perché le nostre strutture sanitarie e i nostri medici di medicina generale sono già pronti per una campagna vaccinale massiva".