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Ciclista travolto, è caccia all'auto pirata

Il giovane trentenne è stato tamponato lungo via Maremmana ed è morto in un fosso. Le forze dell'ordine indagano, il fratello chiede giustizia

Raghi Cioni (foto da Facebook)

E' caccia al pirata, auto o alto veicolo che sia, che nella tarda serata di giovedì ha travolto Raghi Cioni ed è scappato senza prestargli soccorso lasciandolo così morire in un fosso lungo la strada.

Il giovane stava percorrendo in sella alla sua bici via Maremmana, vicino al campo sportivo di Ponte a Egola, quando un mezzo lo ha urtato e trascinato per alcuni metri senza fermare la sua corsa. Nell'impatto, il ciclista ha riportato gravi traumi ed è stato trovato dai soccorritori in arresto cardiaco. I tentativi di rianimarlo sono andati avanti a lungo ma senza risultato, per i medici non c'è stato altro da fare che dichiarare il decesso.

Le forze dell'ordine hanno avviato le indagini.

Raghi era un ragazzo conosciuto a San Miniato e Ponte a Egola. Figlio di Alberto Cioni e Giuseppina Romeo, entrambi impiegati del Comune di Santa Croce, il trentenne viveva nella frazione sanminiatese insieme alla madre, alla sorella e al fratello minore che su Facebook ha sfogato il suo dolore e soprattutto ha chiesto giustizia: "Una cosa chiedo, la voglio e la esigo - ha scritto il giovane sul suo profilo social -. Che venga fuori chi ha ucciso mio fratello perché di questo adesso si tratta, chi è la persona che per 20 metri l'ha trascinato sul cofano della macchina e che l'ha lasciato al freddo con un un imponente trauma cranico, ferito con lacerazioni escoriazioni senza che nessuno potesse soccorrerlo, lasciandolo morire. Chi ha visto qualcosa parli, chi ha telecamere e registrazioni le porti dai carabinieri. Chi ha commesso reato vada a costituirsi. È una vergogna, chi l'ha investito ha fermato la vita di una persona, di un ragazzo giovane assieme alla sua famiglia".