Cronaca

Da Pisa alla tragedia di Palinuro

Mauro Tancredi, uno dei tre sub morti durante un'immersione, era medico a Pisa ma voleva aprire un centro di biologia nella sua terra natale, Palinuro

"Voleva ritornare nella sua Palinuro, terra che amava e dove oggi tanti amici lo piangono". Con queste parole l'ex sindaco di Centola, Giovanni Stanziola D'Angelo, ricorda Mauro Tancredi, il sub rimasto intrappolato venerdì mattina in un cunicolo della grotta della Scaletta a Palinuro, frazione di Centola, insieme con Mauro Cammardella e Silvio Anzola

"Conoscevo molto bene Mauro Tancredi. Nonostante svolgesse la sua attività medica a Pisa, tornava ogni due settimane in paese. Avevamo condiviso un progetto proprio sulle grotte di Palinuro, sulla biodiversità dei sui fondali". 

"Il sogno di Tancredi - aggiunge - era quello di fare un 'Erasmus' sulla biologia marina, e proprio Mauro aveva coinvolto il professore dell'università di Pisa Francesco Cinelli". Il dottore cilentano era molto amato dai suoi concittadini anche per la sua innata disponibilità.

"Mauro - conclude Stanziola D'Angelo - era un punto di riferimento per quanti andavano a Pisa per curarsi, soprattutto per patologie legate alla tiroide".

I corpi senza vita dei sub che sono stati recuperati sono due: il primo ad essere stato recuperato è stato quello di Mauro Cammardella, l'istruttore di subacquea. Poi quello di Mauro Tancredi.  I corpi recuperati dagli speleosub dei Vigili del Fuoco sono stati portati nell'ospedale di Vallo della Lucania. Intanto sono riprese le operazioni per portare in superficie Silvio Anzola, l'altro sub che non è stato ancora trovato.

La magistratura sulla tragedia che ha portato alla morte i tre sub vuol vederci chiaro.