Lavoro

Dal Mise ok a Cevital: salvi 1860 posti di lavoro

Il ministero ha autorizzato il commissario Nardi ad accettare l'offerta presentata dal gruppo algerino. Il ministro Guidi: "Preserviamo la siderurgia"

L'ultimo, definitivo, via libera è arrivato questa mattina col sì del ministero dello Sviluppo economico. Le acciaierie di Piombino passano ufficialmente agli algerini di Cevital a conclusione del procedimento di vendita svolto dalle società Lucchini e Lucchini Servizi in amministrazione straordinaria. 

Secondo i ministro Federica Guidi "si tratta della seconda importante operazione per la salvaguardia dei principali impianti siderurgici italiani dopo la vendita al gruppo Arvedi della Ferriera di Servola" e rappresenta la "conferma la volontà del governo di preservare la produzione e l'occupazione in un settore, quello dell'acciaio, fondamentale per il sistema industriale nazionale".

Secondo quanto già spiegato nei giorni scorsi quando l'operazione è stata perfezionata, l'acquisizione di Lucchini si colloca nell'ambito di un processo di crescita internazionale del Gruppo, con l'obiettivo di sviluppare investimenti in attività con potenziale mercato in Algeria.

Il piano industriale, tra l'altro, prevede il rilancio delle produzione di acciaio mediante la realizzazione di due forni elettrici ed altri investimenti nell'attività siderurgica, accompagnati dallo sviluppo di nuove iniziative industriali in ambito agro-alimentare e logistico, con investimenti previsti di circa 400 milioni di euro e prospettive, a regime, di pieno riutilizzo del personale Lucchini e Lucchini Servizi. Per ora, intanto, Cevital riassorbirà fin da subito 1860 lavoratori.