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Danza in fiera chiude col botto

Bilancio positivo per la kermesse dedicata al ballo: in aumento espositori e buyers da tutto il mondo. E arriva un appello per salvare il MaggioDanza

Tra gli stand della Fortezza da Basso di Firenze che per 4 giorni hanno ospitato la decima edizione di Danza in fiera serpeggia l'ottimismo. Gli ottimi risultati della rassegna internazionale dedicata al mondo del ballo, che ha visto la presenza massiccia di visitatori e soprattutto compratori provenienti da tutto il mondo, permette agli espositori italiani di parlare di una nuova primavera in vista per l'intero settore.

Per dare i numeri ufficiali è ancora presto, ma quel che è certo è che, dopo aver sfondato quota 1 milione di visitatori in 9 anni con l'edizione 2014, anche quest'anno Danza in fiera si è confermata come la manifestazione più importante del settore.

Anche per la presenza dei grandi nomi della danza, soprattutto italiani. Da Alessandra Ferri, che ha inaugurato la 4 giorni di Danza in fiera, alla coppia d'oro Anbeta Toromani e Alessandro Macario, al giudice di Ballando con le stelle, Rafael Amargo al primo ballerino del Royal Ballet di Londra, Federico Bonelli.

Artisti di assoluto valore, che hanno voluto sottoscrivere l'appello a salvare il MaggioDanza lanciato da Alessandra Ferri all'inaugurazione della fiera. "“È una questione complessa quella del MaggioDanza - ha detto l'etoile che il primo marzo è salita proprio sul palco del Teatro dell'Opera di Firenze con un nuovo spettacolo -, ma se chiudi un corpo di ballo ci deve essere un progetto serio alle spalle. È giunto il momento di fare qualcosa di importante per la danza nei teatri in Italia. Credo che in Italia bisogna cambiare rotta su come viene gestita la danza".

Una posizione che fa il paio con quella di Carla Fracci. "Sono profondamente addolorata per quello che sta succedendo a Firenze - ha detto l'ex assessore provinciale -, sia per la danza sia per la vostra città. È una ferita profonda e purtroppo la chiusura delle compagnie non riguarda solo il Maggio ma un po' tutta l'Italia”.