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De Falco amareggiato lascia i servizi operativi

Trasferito in amministrazione il capitano della Guardia costiera simbolo dei soccorsi nel naufragio della Concordia. E ora non esclude le dimissioni

foto fanpage.it

Gregorio De Falco, l'uomo che la notte della tragedia dell'isola del Giglio coordino' le operazioni di soccorso e che per telefono intimo' a Francesco Schettino di tornare sul transatlantico che stava affondando, ha ricevuto la notizia dal comandante della Capitaneria di Porto di Livorno Faraone. 

"Sono molto amareggiato - ha dichiarato De Falco all'emittente Telegranducato - Lascio il servizio operazioni e vengo destinato ad un ufficio di carattere amministrativo".

''Quello che mi è capitato è l'ultimo tassello di un percorso che parte da lontano e riguarda tutta la sezione operativa che dopo la notte della Concordia è tenuta costantemente ai margini di qualunque ricorrenza o celebrazioni'' ha spiegato poi De Falco all'agenzia Ansa.

Il riferimento (ma non è De Falco a sottolinearlo) potrebbe essere a occasioni pubbliche come la consegna della medaglia d'oro all'isola del Giglio oppure ai riconoscimenti attribuiti a coloro che hanno progettato ed effettuato le operazioni di rimozione del relitto.

''In questo momento difficile sto valutando tutto - ha detto ancora all'Ansa De Falco - Compreso abbandonare le stellette anche se per me sarebbe un fallimento di vita. Nonostante tutto sono pronto a valutare anche la possibilità di lasciare tutto e andarmene. Del resto, a 50 anni, non capisco perchè si toglie un ufficiale con la esperienza da ruolo operativi per destinarlo ad altro incarico. Eta così necessario per una figura come la mia un ulteriore iter formativo?''.

Il deputato del Pd Federico Gelli ha annunciato un'interrogazione sul trasferimento di De Falco.

"il ministero dei trasporti deve chiarire la vicenda della rimozione del comandante De Falco - ha spiegato Gelli - De Falco ha gestito in prima persona la notte fra il 13 e il 14 gennaio 2012 le fasi cruciali dei soccorsi dopo il naufragio ed ha ricevuto anche l'encomio solenne della Marina militare. Sui mezzi di informazione di tutto il mondo e' diventato simbolo dell'Italia che prova a dare un'immagine diversa rispetto a un disastro del genere. Questa rimozione merita gli opportuni chiarimenti pubblici, anche per fugare eventuali sospetti che la possano collegare allo svolgimento del processo di Grosseto".

Venuto a conoscenza delle iniziative parlamentari che lo riguardano, Gregorio De Falco ha dichiarato: ''Sono per me inaspettate ma vanno nella giusta direzione per fare chiarezza su questa vicenda''.