Come riportato sul quotidiano La Repubblica, la vittima era originaria di Gavorrano, in provincia di Grosseto, e stava scontando un periodo di detenzione per spaccio di droga. Fra qualche giorno avrebbe dovuto lasciare la sezione riservata ai tossicodipendenti.
Stando ai primi accertamenti, il detenuto ha progettato nei minimi dettagli il suicidio. Prima di tutto ha aspettato che i compagni di cella uscissero per l'ora di socialità lasciandolo solo. Quindi ha sistemato un fagotto di coperte sotto quelle della sua branda per far credere alle guardie di essere rimasto in cella a dormire e, per essere sicuro di cadere in un punto che non potesse essere visto dalla porta della cella, ha allontanato dal muro il letto a castello. Infine ha legato all'estremità superiore della struttura un lenzuolo, si è messo l'altra estremità intorno al collo e si è lasciato andare giù.
Dall'inizio dell'anno è il terzo caso di suicidio che avviene a Sollicciano, il quinto nei penitenziari della Toscana.