Cronaca

Dette fuoco alla casa e lei morì, la condanna

Vent'anni di carcere per il profugo pakistano che dette fuoco all'abitazione della donna di cui si era invaghito e che lo aveva respinto, uccidendola

Il giudice è stato più severo del pm: dovrà scontare vent'anni di detenzione Afzal Hussain, il profugo pachistano di 30 anni che il 6 ottobre 2016, a Sammommè, dette fuoco con una bombola di gas all'abitazione di Lamiae Chriqui, una giovane di origine marocchina di cui si era invaghito ma che aveva respinto le sue avances.

La ragazza, rinchiusa dal pachistano un piccolo bagno, morì in modo atroce nel rogo e, dopo il delitto, fu lo stesso omicida a chiamare i soccorsi e il marito della vittima, nel tentativo maldestro di crearsi un alibi. La confessione arrivò due giorni dopo.

Il pubblico ministero aveva chiesto per l'imputato 16 anni di carcere ma il giudice ha stabilito che saranno venti pur considerando lo sconto di un terzo della pena previsto dal rito abbreviato, anche in considerazione della crudeltà dimostrata dal Hussain e delle futili motivazioni dell'assassinio.