Si tratta di un progetto nazionale che viene sviluppato in parallelo dall'ospedale Meyer di Firenze, dal dipartimento di scienze mediche dell'Università di Torino, da quello di Epidemiologia dell'Istituto Superiore di Sanità e dall'Istituto materno infantile Burlo Garolfo di Trieste.
L'idea è quella di selezionare 1500 donne incinte, monitorandone le abitudini alimentari e lo stile di vita (se fumano o meno, se fanno attività sportiva eccetera..) per capire in che misura questi fattori incidono sul futuro sviluppo del bambino.
Alla nascita del bimbo, poi, verrà fato un esame del sangue sia a lui che alla madre, dopodiché entrambi verranno monitorati, attraverso questionari da compilare anche on line, idealmente fino a che il piccolo raggiungerà la pubertà.
In questo modo i pediatri sperano di riuscire ad individuare i fattori protettivi e quelli di rischio per alcune patologie, tra cui i disturbi respiratori, l’asma, le allergie, l’obesità, i disturbi del sonno, dello sviluppo e del comportamento ed altre condizioni e malattie più rare. Le donne già contattate dai ricercatori del dipartimento di Epidemiologia del Meyer nell'area di Firenze sono 550.
Il progetto è stato finanziato in parte grazie alla donazione effettuata da BancadinAmica, la web bank del gruppo della Cassa di Risparmio di San Miniato.