Attualità

Insegnante muore di Covid, preside indagato

Il caso è stato segnalato dalla segretaria generale della Cisl scuola Gissi. La vicenda risale al Settembre scorso, con la ripresa delle lezioni

Il dirigente di un istituto scolastico toscano sarebbe finito sotto inchiesta con l'accusa di omicidio colposo per la morte di uno dei suoi docenti, spirato in ospedale dopo che gli era stata diagnosticata una polmonite da Covid-19. L'Inail si è attivata per verificare se esistono gli estremi per inserire il decesso dell'insegnante fra le morti sul lavoro e gli inquirenti stanno accertando se all'interno della scuola sono state applicate tutte le misure necessarie per evitare il contagio.

La vicenda risale al Settembre scorso, con l'inizio del nuovo anno scolastico e la ripresa delle lezioni in presenza, ed è stata portata alla ribalta dalla segretaria generale della Cisl Scuola Maddalena Gissi durante una trasmissione televisiva: il preside, ricevuto l'avviso di garanzia, si è rivolto al sindacato.

"E' impensabile accusare un dirigente scolastico di aver favorito il contagio - ha dichiarato Gissi - Serve un intervento normativo, non si possono addossare ai presidi le colpe di tutto ciò che accade nei loro istituti".

L'eccesso di responsabilità attribuita ad alcune figure istituzionali dalle procure è al centro anche di un altro caso diventato di rilevanza nazionale in questi giorni: la sindaca di Crema Stefania Bonaldi ha ricevuto un avviso di garanzia per un incidente avvenuto nell'Ottobre 2020 in un asilo nido comunale, dove un bimbo di 18 mesi si è ferito gravemente a un dito, rimasto schiacciato in una porta tagliafuoco. L'inchiesta che ne è seguita è partita da un esposto presentato dai genitori del piccolo, che ora sta bene. Non è dato sapere la dinamica dell'incidente capitato al bambino. Ma siamo sicuri che la sindaca c'entri qualcosa con una porta tagliafuoco che si chiude?