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Dissesto, Rossi: "Bene il piano del ministero"

650 milioni di euro pronti da subito, altrettanti a disposizione nel 2016, una settantina quelli che arriveranno alla Toscana.

"Bene il piano del ministero per finanziare i progetti delle Regioni contro il rischio di nuove alluvioni". Lo afferma il presidente della Toscana Enrico Rossi l'annuncio arrivato oggi dai ministri Delrio e Galletti: 650 milioni pronti da subito, altrettanti a disposizione nel 2016, una settantina quelli che arriveranno alla Toscana. 

Si tratta di soldi destinati ad interventi sulle città metropolitane. "E' la scelta giusta di investire per prevenire - ha detto Rossi -. L'importante è che non sia un finanziamento isolato ma che prosegua nei prossimi anni. Come Regione Toscana siamo pronti ad aggiungere anche risorse nostre ed è quello che faremo fin da subito, anzi già lo abbiamo fatto in passato. Lo faremo finanziando almeno il 30 per cento delle opere. Bene anche - ha proseguito il presidente della Toscana - perché si è scelto di premiare chi aveva già progetti cantierabili e guardando alle reali esigenze e criticità dei territori. Sarebbe buona prassi non tornare in futuro ad una ripartizione che ricalchi i fondi Fas e privilegi, a priori, il sud, con l'80 per cento delle risorse, rispetto al nord. La diffusione del rischio idrogeologico non è diversa infatti a seconda della latitudine. Anzi, per alluvioni e frane le proporzioni tra nord e sud sono forse l'opposto: dati dello stesso Governo alla mano. Occorre intervenire dove c'è bisogno". 

Nel piano annunciato dal governo sono previsti 55,5 milioni destinati subito a Firenze ed altri 18,2 a disposizione il prossimo anno. Nella prima tranche figurano le casse di espansione di Figline (42 milioni), alcuni interventi di mitigazione del rischio idraulico sul torrente Mensola (10 milioni) e l'adeguamento dell'alveo del Mugnone (3.5 milioni). Nell'elenco del 2016 reso noto dal ministero ci sono invece l'adeguamento della diga di Levane (16,7 milioni), alcuni interventi di rimozione di depositi su corsi d'acqua nell'empolese e sul canale emissario del Viaccia. 

Il piano sarà oggetto di un accordo di programma tra Stato e Regione che potrebbe essere firmato a settembre.