Politica

Mattarella chiama, Draghi risponde sì (con riserva)

L'ex presidente della Bce ha aperto le consultazioni con i partiti per formare il nuovo governo istituzionale proposto dal presidente della Repubblica

Mario Draghi

L'ex presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi ha accettato con riserva l'incarico di formare un nuovo governo istituzionale, di alto profilo, che gli è stato proposto dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla luce del fallimento delle trattative fra Pd, 5Stelle, Leu, Europeisti e Italia Viva per dare origine a un nuovo governo politico dopo le dimissioni di Giuseppe Conte.

L'incarico di Mattarella è stato formalizzato al Quirinale dopo un lungo colloquio con Draghi che alla fine ha detto sì con la riserva di aprire un confronto con il Parlamento per verificare che il suo eventuale governo possa effettivamente contare su una maggioranza stabile. Che potrebbe anche essere molto diversa da quelle che hanno sostenuto i governo gialloverde e giallorosso.

"Sono fiducioso che dal confronto con i partiti e con le parti sociali emerga unità - ha detto Draghi - e con essa la capacità di dare una risposta responsabile e positiva all'appello del presidente della Repubblica". 

"Ringrazio il presidente della Repubblica per la fiducia che mi ha voluto accordare - aveva detto poco prima Draghi -  E' un momento difficile, il presidente ha ricordato la drammatica crisi sanitaria, con i suoi gravi effetti sulla vita delle persone, sull'economia, sulla società. La consapevolezza richiede risposte all'altezza della situazione. Ed è con questa speranza e con questo impegno che rispondo positivamente all'appello del Presidente della Repubblica"

Draghi ha annunciato che scioglierà la riserva dopo le consultazioni con le forze politiche presenti in Parlamento. Poi si è recato a Montecitorio per incontrare il presidente della Camera Fico. E sempre a Montecitorio si svolgeranno i confronti con le delegazioni dei partiti.