Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha ottenuto la fiducia in Senato dopo il suo intervento sulla crisi di governo ma con soli 95 voti a favore e 38 voti contrari. I rappresentanti di Forza Italia e Lega sono usciti dall'aula al momento del voto mentre i senatori 5 Stelle sono rimasti ma non hanno votato per garantire il numero legale.
Ne è emerso un risultato surreale, per non dire ridicolo, una fiducia solo formale che non garantisce i numeri per proseguire l'azione di governo. Se Draghi aspettava un chiaro segnale dal Senato, il messaggio è arrivato e rende ormai inevitabile che Draghi confermi le sue dimissioni e si vada ad elezioni politiche anticipate. Le date potrebbero essere il 2 o il 9 Ottobre.
Domattina Mario Draghi interverrà nuovamente sulla crisi alla Camera dei deputati ma si tratta solo di un passaggio procedurale. Poi salirà al Quirinale per sancire davanti a Mattarella, salvo improbabili colpi di scena, la caduta del suo governo. E' durato 556 giorni.