Cronaca

Manager toscano disperso a Dubai, giallo impronte digitali

L'uomo viveva su un'isola artificiale travolta da un'onda anomala: potrebbe essere suo uno dei cadaveri ripescati in mare. Atteso il test del Dna

Dubai

Potrebbe essere di un manager toscano uno dei cadaveri ripescati tra le onde del mare di Dubai dopo il naufragio di una chiatta, un'isola artificiale galleggiante, travolta da un'onda anomala: è giallo sulla sorte di Samuele Landi, il manager ex amministratore delegato di Eutelia disperso ormai da giorni. 

Secondo quanto trapelato, le impronte digitali di uno dei corpi rinvenuti in acqua coinciderebbero con le sue. Ciò non dissipa del tutto il mistero, perché adesso c'è attesa per il responso dei test del dna.

Nel naufragio della piattaforma oltre alle due vittime il cui corpo è stato recuperato ci sono stati anche due superstiti. Sta di fatto che da quel momento di Landi non si sono più avute notizie. 

L'uomo, 59 anni, viveva dal 2010 su un'isola artificiale galleggiante in acque internazionali. In Italia su di lui pendeva una condanna definitiva per le vicende legate alla bancarotta dell'azienda di telecomunicazioni.