Attualità

Duecento famiglie aprono le loro case ai migranti

Si moltiplicano le offerte di un alloggio al numero verde regionale: a disposizione delle prefetture anche 100 appartamenti vuoti da affittare

In questo momento i migranti presenti sul territorio toscano sono 5682 ospitati in 408 strutture e cioè meno di 14 per struttura. Il che significa, numeri alla mano, che il modello toscano dell'accoglienza diffusa regge.

E dovrebbe reggere anche nei prossimi giorni, quando si assisterà ad una nuova ondata di arrivi. Difficile quantificare quanti ma, secondo l'assessore all'immigrazione Vittorio Bugli che si è basato sui flussi di luglio e agosto, a fine settembre si dovrebbe arrivare a un migrante ogni 600 abitanti.

A rendere ottimista l'assessore sulla tenuta del sistema è la risposta dei toscani: in 10 giorni al numero verde istituito dalla  Regione sono arrivate 200 telefonate di famiglie pronte ad aprire le porte delle loro case ai migranti. "Nella maggioranza dei casi - ha detto Bugli - ciascuna famiglia si è detta pronta ad accogliere 2 profughi, e noi ci stiamo attivando per far tutto secondo la legge". Che significa  monitorare le condizione igienico sanitarie degli alloggi e mettere in moto la macchina dell'accoglienza.

Altre 100 telefonate, poi, sono arrivate da cittadini pronti ad affittare  le loro case vuote. In questo caso la Regione si farà tramite tra i privati, le prefetture e le 120 associazioni che si occupano dell'accoglienza in Toscana per velocizzare le procedure. 

Bugli ha anche rivolto un appello ai comuni, specie quelli costieri, che in questi mesi estivi si sono detti impossibilitati ad accogliere i profughi, avendo già le strutture piene di turisti. "Ora la stagione balneare è finita - ha detto Bugli - quindi confido in una maggior disponibilità".

Anche all'Isola d'Elba, ha aggiunto l'assessore, dove per ora nessuno degli 8 comuni ha dato l'ok, ma dove nei prossimi giorni potrebbero arrivare circa 100 migranti.