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E' morto Tindari Baglione, domani i funerali

Il procuratore generale presso la Corte d'Appello di Firenze si è spento dopo una lunga malattia. Aveva indagato sulle morti per amianto alla Breda

Si terranno domani alle 17 nella basilica di San Lorenzo i funerali di Tindari Baglione, il magistrato fiorentino, 72 anni, che da un anno stava combattendo contro un male incurabile. Una battaglia che si è conclusa ieri all'ospedale di Careggi, dove era ricoverato in terapia intensiva.

Promosso solo due anni fa procuratore generale presso la Corte d'Appello di Firenze, che ha giurisdizione su tutta la Toscana, Baglione da pm a Pistoia aveva curato l'inchiesta e il processo sulle morti per amianto alla Breda. 

Dopo un'inizio di carriera a Nuoro e una parenesi a Venezia, nel 2000 era divenuto membro del Csm. Prima di allora si era occupato del caso di Bruno Contrada, agente del Sisde accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, ma anche del processo a Pietro Pacciani, ritenuto il mostro di Firenze.

Alla notizia della sua morte sono cominciati a piovere i messaggi di cordoglio delle istituzioni, primo fra tutti quello di Dario Nardella. "Ho avuto tante occasioni di collaborazione con lui tese sempre a migliorare la nostra città e la comunità - ha scritto in una nota il sindaco -. Più lo conoscevo più ne apprezzavo quella passione tipica dei toscani in tutte le cose che faceva, a partire dal lavoro in magistratura. Amava Firenze e da oggi ai fiorentini mancherà tanto".

Il presidente del consiglio regionale Eugenio Giani ha invece annunciato che proporrà un minuto di silenzio all'inizio della prossima seduta del Consiglio regionale, fissata per domani.

"Firenze e l'Italia perdono un servitore dello Stato - ha sottolineato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Luca Lotti -. Mi auguro che il suo lavoro nella Magistratura possa essere un esempio per le future generazioni".

Stamani è stata aperta la camera ardente nella Cappella della Compagnia delle Stimmate della basilica di San Lorenzo