Lavoro

E' rottura tra sindacati e Toscana Energia

L'azienda ha ribadito di non volersi impegnare a mantenere uguali i contratti di lavoro dopo le gare per la distribuzione del gas. Sciopero a un passo

L'incontro che si è svolto questa mattina in Prefettura a Firenze doveva essere distensivo e chiarificatore, invece potrebbe essere stato il teatro della rottura definitiva tra azienda e rappresentanze sindacali.

La vicenda è complessa. Tra il primo settembre prossimo e il marzo 2016  la distribuzione del gas negli 11 Atem della Toscana verrà messa a gara. In base ad una legge del 2011 le aziende che dovessero vincere queste gare avranno si l'obbligo di riassorbire i dipendenti della società uscente, ma non dovranno mantenere inalterati i loro contratti. Anzi, i lavoratori verranno considerati nuovi assunti e dovranno firmare un contratto a tutele crescenti. Questo peserà sia sulle loro retribuzioni che soprattutto sui diritti acquisiti, in primis quello al prepensionamento. 

Per questo nei mesi scorsi i sindacati, Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil hanno chiesto alle aziende toscane di garantire per iscritto che non modificheranno i contratti nel caso in cui dovessero aggiudicarsi nuove fette del servizio. Molte hanno risposto positivamente, ma non Toscana Energia, che ha ribadito la sua contrarietà a questo accordo anche durante l'incontro di oggi.

La prima conseguenza è tutta sindacale "Nei prossimi giorni - ha detto Fabio Berni, segretario della Filctem Cgil Toscana - stabiliremo le modalità di sciopero con i lavoratori".

La seconda riguarda l'area di Prato. Qui la gara si è già conclusa e ad aggiudicarsi il servizio è stata proprio Toscana Energia, che riassorbirà i 42 dipendenti di Estra, che a questo punto rischiano seriamente di dover dire addio ai loro diritti acquisiti. 

Ma la partita è più ampia, visto che i lavoratori di Toscana Energia sono 400 circa. Dato poi che le stazioni appaltanti di queste gare per la distribuzione del gas sono i Comuni, che hanno spesso delle partecipazioni nelle stesse società, i sindacati hanno chiesto di redigere i bandi in modo da garantire i diritti dei lavoratori.

"Queste gare - ha detto Berni - devono servire per migliorare il servizio ai cittadini, efficientandolo e riducendo sprechi e costi inutili, ma non devono essere un modo per fare dumping contrattuale. Anche perchè, senza questi paletti, le società che ora gestiscono il servizio saranno svantaggiate in caso di gara, visto che loro non potrebbero beneficiare di questa trasformazione dei contratti".