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Psicosi ebola ma i peluches vanno a ruba

Anche in Toscana crescono gli episodi di diffidenza e panico in treni e stazioni. Ma un'azienda americana sta facendo fortuna con i pupazzi del virus

Basta che uno straniero, soprattutto se di origine africana, starnutisca nella sala di attesa dell'aeroporto di Pisa o nello scompartimento di un treno regionale per scatenare reazioni di timore nelle persone presenti, con gente che si allontana bruscamente e si copre bocca e naso con i fazzoletti. E' la psicosi ebola, alimentata dalle notizie sempre più' allarmanti sulla diffusione dell'epidemia. Le Asl toscane sono pronte a far scattare l'emergenza al primo caso sospetto, capitato al pronto soccorso dell'ospedale di Arezzo qualche giorno fa e poi rivelatosi infondato. Ma l'allarme dilaga.

Nel frattempo l'azienda statunitense Giant Microbes ha pubblicato sul suo sito l'avviso "tutto esaurito" per il peluches che riproduce il virus ebola, una specie di serpentello marrone. Il prezzo varia a seconda della grandezza da 9,95 a 30 dollari (in questo caso il peluche e' lungo 60 centimetri) ma per qualche giorno niente pupazzi in vendita per  "Out of stock". 

Sul sito il virus e' così descritto: "Scoperto nel 1976, ebola è diventato il T.Rex dei microbi".  

La Giant Microbes  è nata nel 2002 con quattro modelli, oggi propone oltre 150 riproduzioni diverse di microbi di peluche e ne ha venduti fino ad oggi più di 10 milioni. Oltre al'ebola nel catalogo sono presenti, fra gli altri, anche l'antrace, il cancro al seno, la varicella, la gonorrea e la diarrea.