Cronaca

In fiamme il versante fra Norsi e Acquarilli

L'incendio ha distrutto rapidamente oltre 10 ettari di macchia mediterranea. Quattro elicotteri e un canadair in azione per domare il rogo

Ci ha messo pochi secondi a mangiarsi tutta il costone della montagna che separa le località di Norsi e Acquarilli. Pochi secondi sono bastati alle fiamme per mangiarsi oltre dieci ettari (questa la prima stima prudenziale) di macchia sia sopra che sotto la strada provinciale che da Lacona porta a Capoliveri.

Mentre le numerose squadre di Vigili del Fuoco (4 elicotteri in azione e un canadair in arrivo, richiamato personale libero e una squadra da Piombino), Forestale, Protezione Civile di Porto Azzurro e Capoliveri, coadiuvati da Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza sono ancora al lavoro per gestire quello che è uno dei più grossi incendi scoppiati da diversi anni a questa parte, si comincia a delineare la catena degli eventi.

L'allarme è stato lanciato da un turista tedesco proveniente da Norsi che, avendo notato le fiamme alzarsi nei pressi di un'abitazione dalla parte sopra strada, è corso nel parcheggio custodito Lanera per avvertire del pericolo. E' stato lo stesso gestore, Luigi Lanera, ad allertare  i soccorsi. Sono stati momenti di concitazione: le folate di Grecale che da ieri stanno investendo l'isola hanno fatto gonfiare ed avanzare repentinamente il fronte delle fiamme mentre le due spiagge di Norsi e Acquarilli erano piene di turisti ignari.

"Siamo subito corsi sulle spiagge urlando a tutti di allontanarsi - racconta Lanera - le due calette hanno pochi sentieri d'accesso e sono ripidi, temevamo che qualcuno rimanesse bloccato". E quella è stata anche la prima preoccupazione dei soccorritori che si sono precipitati ad aiutare l'evacuazione. 

Il fuoco ha percorso diversi chilometri: da sopra Norsi è arrivato a superare la spiaggetta di Acquarilli nel lato sopramonte e, spinto dal vento, si è abbassato fino alla strada scollinando verso il mare e attaccando anche la parte sottostante.

Ancora mentre le ultime fiamme si stavano spegnendo rimanevano quattro auto parcheggiate lungo la strada e gli uomini della forestale e dei vigili del fuoco hanno continuato a perlustrare le spiagge in cerca dei proprietari.

Le strade di accesso sono state bloccate fin da Lacona e il traffico deviato mentre in volo si sono alzati tre elicotteri che facevano la spola per contenere le fiamme. Il vento infatti ha continuato a soffiare per tutto il pomeriggio e il timore era che il fronte si potesse avvicinare troppo ai centri abitati. Nel frattempo una staffetta di vigili del fuoco e carabinieri è corsa nelle abitazioni isolate facendo evacuare gli abitanti.

Alla fine oltre dieci ettari di macchia sono letteralmente andati in fumo ma, al momento, non si hanno conferme di danni ad abitazioni o persone.