Attualità

Blackout all'Elba, cavo tranciato durante i lavori

L'ospedale di Portoferraio è in sicurezza grazie al generatore autonomo. Disagi per internet e mobile. In caso di emergenza chiamare il 115

Danneggiato un cavo sottomarino che collega l'isola d'Elba da una ditta esterna che stava operando, stando ad alcune informazioni raccolte da fonti vicino a Terna, a Piombino nella zona del porto. 

Come fanno sapere da Terna, i tempi per la ripresa del servizio, circa 40 minuti, sono dipesi dalla necessità di un intervento manuale sull’alimentazione di soccorso in media tensione da parte del distributore locale contestualmente al mancato avviamento del gruppo di generazione essenziale presente sull’isola.

E-Distribuzione, la società del Gruppo Enel che gestisce la rete elettrica di media e bassa tensione, ha dovuto dunque effettuare manualmente le manovre per il ripristino attraverso le linee di media tensione delle utenze. Intanto i tecnici Terna sono al lavoro per la riparazione del tratto guasto del cavo sottomarino di alta tensione.

Problemi sono stati riscontrati anche alla rete telefonica. Al momento, spiega la prefettura, le centrali della Polizia e dei Carabinieri (113 e 112) non possono ricevere le chiamate e per questo la stessa prefettura chiede che, in caso di emergenza, i cittadini si rivolgano al 115, il centralino dei vigili del fuoco che poi girerà le chiamate alle sale operative competenti. Disservizi anche per alcune reti mobile e internet, conseguenza dell'assenza di energia per alimentare le centraline dei telefono cellulari.

In sicurezza, invece, tutta la struttura dell'ospedale di Portoferraio dove non si segnalano interruzioni e sono assicurati tutti gli interventi prioritari e di urgenza. Lo stesso presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ha tenuto a precisare in un post su Facebook che "i servizi sanitari dell’ospedale, comprese le attrezzature tecniche sofisticate hanno continuato a funzionare regolarmente senza alcun problema. L’autonomia fornita dai generatori è di ben 3 giorni. Un atto dovuto e una conferma della serietà dell’organizzazione dei servizi sanitari regionali", ha commentato.