Attualità

Petizione in Sardegna contro i prezzi di Moby-Tirrenia

20mila firme già raccolte on line da Mauro Pili, leader del movimento sardo Unidos, già presidente della Regione Sardegna e parlamentare

Un traghetto della Tirrenia

Le proteste contro il caro traghetti? All'Elba sono niente, in confronto a quanto sta accadendo in Sardegna. 

Ha già ottenuto infatti oltre 20mila firme - con un obiettivo ultimo di 25mila -  la petizione che Mauro Pili, leader del movimento sardo Unidos, già presidente della Regione Sardegna dal 2001 al 2003 elletto dal centrodestra e parlamentare del Popolo delle Libertà, ha indetto on line sul portale change.org per chiedere la revoca immediata della convenzione tra lo Stato e la compagnia navigazione Tirrenia. 

"Lo sapevi  - scrive Pili nel testo della sua petizione su Change.org - che una famiglia di quattro persone, due adulti e due bambini, se vogliono prendere un traghetto Tirrenia per la tratta Genova - Olbia, sono costretti a pagare oltre 1000 euro? E purtroppo non ci sono molte altre alternative, dato che la compagnia Moby-Tirrenia detiene quasi tutto il mercato sulle tratte da e verso la Sardegna" . Per questo e altri motivi, Mauro Pili chiede la revoca della convenzione tra lo Stato Italiano e la compagnia di navigazione Tirrenia.


Ecco il testo con cui si chiede la revoca immediata della convenzione tra lo Stato e la compagnia di navigazione Tirrenia  per le seguenti ragioni: 

Con questa petizione SI INVITA:
il Ministro delle infrastrutture e Trasporti, alla luce di quanto detto, A REVOCARE con somma urgenza la convenzione con Tirrenia e ad avviare immediate procedure per impedire l'illegittimo esercizio del monopolio del gruppo Tirrenia - Moby nelle rotte da e per la Sardegna con l'illegittimo utilizzo di denaro pubblico;
il Governo A REVOCARE la convenzione in base all’art.15 e connessi;
il Governo A PREDISPORRE con somma urgenza sulle rotte da e per la Sardegna una vera e propria continuità territoriale al servizio dello sviluppo economico e sociale dell'isola che cancelli monopoli e discriminazioni.