Attualità

Scoperti affreschi napoleonici durante un restauro

Sono apparsi sotto l'intonaco del restauro di trenta anni fa in sette palchetti del teatro. Marini: "Si preferì gettarci sopra un secchio di vernice"

Un particolare del restauro

Un serie di affreschi napoleonici è stata scoperta all’interno del teatro dei Vigilanti – Renato Cioni nel corso di alcuni lavori di restauro intrapresi dalla Amministrazione comunale di Portoferraio. A darne notizia è l’assessore alla cultura Roberto Marini, che oggi ha convocato a teatro la stampa locale per illustrare la importante scoperta.

“Dopo circa trenta anni di utilizzo del Teatro dei Vigilanti - Renato Cioni senza che venissero effettuate manutenzioni – ha detto Roberto Marini alla stampa - si è dato corso a opere di manutenzione rivolte soprattutto al ripristino degli intonaci cadenti nella parte sinistra dell’emiciclo, area infiltrata dall’umidità proveniente dalla limitrofa salita del Falcone.

L’analisi della struttura ha condotto a riscontrare (anche con sorpresa, dato atto che l’edifico era stato sottoposto negli anni 90 a restauro), la presenza di importanti ed estese  parti strutturali, purtroppo, realizzate in cemento armato. Col passare del tempo, a causa dell’ossidazione dei ferri, si è concretizzato il distacco degli intonaci, mentre è stata riscontrata una estesa umidità di risalita. In conseguenza dei vari distacchi dell’intonaco nel primo ordine di palchetti effettuando gli interventi necessari per la stabilizzazione ed il ripristino delle pareti sono apparse antiche decorazioni. Dopo il sopralluogo della Soprintendenza − immediatamente contattata nella persona del funzionario responsabile per l’Elba, Dr. Amedeo Mercurio da parte dell’architetto Elisabetta Coltelli, funzionario dell'Ufficio Tecnico comunale – si è pervenuti, con buona dose di certezza, all’attribuzione degli affreschi alla mano del pittore piemontese Vincenzo Antonio Revelli, incaricato direttamente da Napoleone (agosto 1814) della decorazione, oltre che delle proprie dimore, anche del nuovo teatro voluto dall’Imperatore”.

“Con sorpresa dobbiamo rilevare - e questa è la sottolineatura politica di Marini - che trent'anni fa si preferì gettarci sopra un secchio di vernice . La sinistra, che da sempre si erge a paladina della cultura, all’epoca non si fece scrupoli durante il restauro del teatro; la nostra amministrazione comunale, invece, non solo ha pensato ad un importante restauro delle parti strutturali, ma ha intenzione di valorizzare quanto più possibile il ritrovamento di queste pregevoli opere”. Per il momento sono stati iniziati i restauri di sette palchetti, ma non si esclude che in successive fasi di restauro ce ne siano altri, come appare molto probabile.

“La scoperta, inaspettata, aggiunge un nuovo importante tassello al già ricco patrimonio culturale della città in generale e, in particolare, consente una migliore rilettura storica del contenitore teatrale, da presentare ai turisti, a tutti gli effetti, come teatro napoleonico. Il restauro – aggiunge l’assessore alla cultura - che va oltre la mera conservazione di un se pur straordinario monumento, rappresenta quindi un volano per l’economia locale, costituendo un fattore di attrazione per il turismo nazionale ed internazionale contribuendo al processo di destagionalizzazione, creando un vantaggio economico non solo per Portoferraio, ma per l’intera Isola”.

Così l’Amministrazione comunale , d’intesa con la Soprintendenza che cura gli aspetti tecnici e storici del restauro, ha deciso di procedere con l’opera di recupero degli affreschi presenti in un primo palchetto.

"Un progetto – conclude Roberto Marini - che possiede un valore che va oltre la semplice conservazione, per quanto sopra esposto, a cui ovviamente si cercherà di dare seguito agendo sull’intero teatro".