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Spariti antichi reperti dalla Linguella

Da una segnalazione della Soprintendenza è partito l'allarme, mancano reperti di grande valore dal museo, la Procura apre un fascicolo

La Procura della Repubblica ha aperto un fascicolo per fare luce sulla misteriosa sparizione di alcuni reperti archeologici conservati nel museo della Linguella di Portoferraio.

L'allarme è scattato alla fine di febbraio dopo un controllo di routine effettuato dalla Soprintendenza per i Beni archeologici di Pisa e Livorno che, passando in revisione l'elenco degli antichi reperti che formano la collezione museale, ha notato la mancanza di alcuni elementi di alto valore, stimati intorno alle decine di migliaia di euro.

La segnalazione è stata quindi girata al Comune di Portoferraio che, attraverso la partecipata comunale Cosimo de'Medici, è proprietaria dei reperti. Le indagini, affidate dalla Procura agli esperti del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Firenze, sono ancora in corso e si muovono ad ampio spettro, vagliando le diverse ipotesi che possano spiegare come e dove sono finiti i manufatti.

Elementi utili all'indagine, come gli inventari delle opere esposte e conservate nei diversi poli museali, sono stati acquisiti sia in municipio che nella sede della Cosimo de'Medici anche se, al momento, non è ancora chiaro a quando far risalire la sparizione.

Gli inquirenti mantengono al momento il più stretto riserbo sull'argomento e non intendono rilasciare dichiarazioni sullo stato di avanzamento dell'indagine, stesso comportamento tenuto dal sindaco di Portoferraio, Mario Ferrari, che commenta: "Ci sono delle indagini in corso e dobbiamo rispettare il lavoro degli inquirenti, seguiamo la vicenda con attenzione e speriamo che al più presto venga fatta luce sugli avvenimenti".